mercoledì 16 dicembre 2015

Paris, la ville lumière

La Tour Eiffel, visibile da ogni angolo della città
Nonostante io abbia viaggiato tanto e abbia avuto la fortuna di vedere molte capitali europee, Parigi è e resterà sempre la prima nel mio cuore perché è il luogo in cui sto meglio al mondo.

Anche se la metropolitana permette di arrivare da un capo all'altro della città in pochi minuti, la cosa che preferisco fare quando mi trovo a Parigi è passeggiare: solo in questo modo si può assaporare l'atmosfera del posto e dare uno sguardo a tutta la bellezza che ci circonda. Una  passeggiata lungo il fiume Senna è ideale, soprattutto nelle prime ore del tramonto; nessuna città europea ruota intorno al suo fiume come Parigi.


Camminando sulla rive gauche incontrerete la Tour Eiffel. Vale la pena di arrivare au sommet de la tour? Certo! Salendo fino alla cima, a 324 metri di altezza, è possibile vedere uno spettacolo mozzafiato sull'intera città: les Champs du Mars, il Trocadero alle spalle della torre, l'Arc de Triomphe, i palazzi bianchi con i caratteristici comignoli e in lontananza la Basilique du Sacré Coeur di Montmartre e il grattacielo di Montparnasse. 
Costruzione della Torre Eiffel


Romantica e stupefacente, la Tour Eiffel è la meta obbligatoria se si va anche solo un giorno a Parigi. 
Costruita in occasione dell'Esposizione Universale del 1900, iniziata nel 1887 e inaugurata all'inizio del 1889, doveva essere distrutta subito dopo la fine di questo evento mondiale perchè non tutti i parigini erano d'accordo con la realizzazione di una struttura che poteva avere un forte impatto visivo sullo skyline della città, ma è rimasta in piedi fino ai giorni nostri perchè si rivelò una piattaforma ideale per le telecomunicazioni. 
Mi sono documentata tantissimo sull'Exposition Universelle di Parigi e cercando più foto possibili dell'evento (trovate le foto in fondo a questo post), mi è sembrato che la maestosità delle costruzioni, dei padiglioni e il modo in cui l'intera città è stata modificata non ha proprio nulla a che vedere con la misera Expo di Milano di quest'anno. Questo amore che provo verso Parigi e la curiosità che ho riguardo a questo grande evento mondiale, hanno creato in me un desiderio purtroppo irrealizzabile: mi piacerebbe trovarmi catapultata a fine 800, per potere prendere parte all'esposizione e vedere la costruzione della magnifica torre di ferro. 


Oggi la Tour è conosciuta in tutto il mondo come simbolo di Parigi ed è frequentata da 6 milioni di visitatori ogni anno. Per salire fino in cima ci sono due possibilità: i 1665 scalini oppure due ascensori trasparenti che si muovono ancora per mezzo dei meccanismi originali del 1899. La struttura è divisa in tre livelli, tutti aperti al pubblico: i primi due piani sono raggiungibili sia a piedi sia in ascensore, mentre per salire fino all'ultimo livello è obbligatorio l'uso dell'ascensore. Per 40 anni la Tour Eiffel è stata la struttura più alta al mondo, superata poi dall'Empire State Building. Per essere sicuri di vedere un bel panorama è preferibile scegliere un giorno di sole, anche se le attese sono estenuanti perchè le lunghe file vi faranno attendere anche 4 ore (a me personalmente è capitato di aspettarne 5!). Un modo per risparmiare la fila è acquistare il biglietto online ( http://www.tour-eiffel.fr/ ) che vi permette di avere un accesso riservato, evitando attese; però la possibilità di saltare la coda prenotando online vale solo fino al secondo piano della torre, quindi se desiderate salire fino in cima vi troverete a fare un'altra fila come tutti gli altri comuni mortali.  


Orari di apertura:                                                               
1 Gennaio - 14 Giugno: 9.30/23.45        
15 Giugno - 1 Settembre: 9.00/00.45
2 Settembre - 31 Dicembre: 9.30/23.45

Prezzi: 

 (clicca l'immagine a destra per ingrandire)


Se volete pianificare delle vacanze estive a Parigi, vi consiglio di andare a luglio, per non perdere la Fete Nationale del 14 luglio.
In mattinata, dalle 10 alle 12, sugli Champs-Elysées si svolge la parata militare davanti alle più alte cariche dello stato; il corteo sfila dall'Arco di Trionfo in direzione della Place de la Concorde. Invece in serata, a partire dalle 21.30, sui prati degli Champs de Mars sotto la Tour Eiffel sarà proposto a cittadini e turisti un grande concerto gratuito. A concerto concluso, intorno alle 23, non muovetevi...cominciano i fuochi d'artificio! Lo spettacolo pirotecnico, della durata di 30 minuti circa, sarà accompagnato da musica.
Attenzione! Le fermate della metro più vicine alla zona potrebbero essere chiuse.

Qui sotto trovate il mio video dello spettacolo pirotecnico più recente!

Spettacolo di fuochi d'artificio sotto la Tour Eiffel, 14 luglio 2015


E dopo alla torre, quali altre cose non bisogna assolutamente perdersi?
Se si ha la possibilità di stare a Parigi per pochi giorni, ci sono almeno tre luoghi in cui è obbligatorio andare: l'Arco di Trionfo, il Museo Louvre e la chiesa di Notre Dame.


Altro monumento fondamentale nella storia di Parigi è l'Arc de Triomphe.  Eretto da Napoleone nel 1806 in memoria di coloro che avevano combattuto ed erano morti durante la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche, oggi è visitato dai turisti non solo per questa valenza storica, ma anche perché da in cima è possibile vedere uno stralcio di città, soprattutto i dodici viali che si irradiano da Place Charles de Gaulle, tra cui il famoso viale degli Champs-Elysées. Questa promenade è lunga quasi 2km e va da Place de la Concorde a Place Charles de Gaulle. E' la via dello shopping e dei negozi di alta moda, ma è anche il luogo in cui vengono fatte tutte le celebrazioni, come la Giornata nazionale francese del 14 luglio e Capodanno. 

Panorama dalla cima dell'Arc de Triomphe


Percorrendo il viale degli Champs-Elysées e attraversando i magnifici Jardin de Tuileries, si giunge a uno dei più famosi musei del mondo, il Musée du Louvre. Particolarmente conosciuto per il numero immenso di opere che contiene, vale la pena trascorrere una mattinata o un pomeriggio (o un giorno intero se se ne ha piacere!) tra i quattro piani del museo. L'ingresso al Louvre avviene attraverso la Piramide di Ming Pei, struttura che si contende con la torre Eiffel il primato di monumento più amato-odiato dai parigini. Dalla piramide si ha accesso alle tre ale principali in cui è diviso il museo: Richelieu, Sully e Denon. Ogni ala ha quattro piani: l'entresol (sottosuolo), il piano terra, il primo e il secondo piano. In queste tre aree, divide in otto dipartimenti più piccoli sono presenti opere che vanno dalle antichità orientali, egiziane, greche, romane a oggetti del Medioevo e Rinascimento fino a pitture e sculture francesi, italiane, spagnole. 


Appena entrerete al Louvre dovrete fare una scelta: da quale ala iniziare la visita. Vi consiglio di ritirare all'ingresso la mappa con le indicazioni per giungere alle opere più famose, tra cui la Gioconda e la Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci, Amore e Psiche di Antonio Canova, Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis Davide, La zattera della Medusa di Théodore Géricault, La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, la Venere di Milo e la Nike di Samotracia.
Fondamentale è la pianificazione perché vi sarà assolutamente impossibile vedere tutto!


Orari di apertura
Il Louvre è aperto dalle 9 alle 18 ogni giorno eccetto il martedì e i seguenti giorni festivi: 1 gennaio, 1 maggio, 15 agosto, 25 dicembre. Il mercoledì e il venerdì è prevista un'apertura prolungata fino alle 20.45.

Prezzi

L'ingresso è gratuito ogni prima domenica del mese e il 14 luglio. Il biglietto per le collezioni permanenti è di 8.50€ e dà diritto all'accesso giornaliero in tutto il museo, escluse le esposizioni temporanee nella Sala Napoléon.

Panorama del Musée du Louvre con la Piramide di Ming Pei


Vicina al Louvre, ma al centro della Senna, troviamo la Cathédrale de Notre Dame. Costruita tra il 1163 e il 1345 nella parte centrale dell'Ile de la Cité, nel cuore della capitale francese, è una delle cattedrali gotiche più antiche. L'edificio è lungo 130 metri, largo 40 e ha due torri di 69 metri d'altezza; al suo interno contiene 5 navate e 37 cappelle. La luce entra nella chiesa attraverso 113 vetrate colorate, tra cui il grande rosone centrale. 
Notre Dame è proprio famosa per le sue vetrate, le guglie e i giardini, che le donano un'atmosfera misteriosa. Nella finzione è stata il luogo del famoso Gobbo di Notre Dame e nella vita reale si può visitare, oltre alla chiesa e alla cripta, la Torre Sud, salendo 255 scalini, e giungendo alla campana Emmanuel, situata a 69 metri di altezza.
Si tratta di una chiesa con una lunga storia che ha vissuto fatti storici come l'incoronazione di Napoleone Bonaparte e la beatificazione di Giovanna d'Arco. Ed è proprio nel corso della sua storia che la cattedrale ha subito atti di vandalismo e danneggiamenti. Nel 1800 il decadimento era così avanzato che si pensò di abbatterla, ma fu grazie al romanzo Notre Dame de Paris di Victor Hugo che venne posta nuovamente l'attenzione sulla cattedrale. Fu in quegli anni che l'architetto Viollet-Le-Duc decise di aggiungere i famosi gargoyles.


Panorama dalla cima di una torre della cattedrale, con un caratteristico gargoyle




Cartina di Parigi (con arrondissement)
Dove soggiornare?  Grazie alla metropolitana è facile spostarsi perciò si può decidere di soggiornare in qualsiasi arrondissement, anche nei più lontani. 
Da tenere il considerazione è la differenza di prezzo: nei quartieri più vicini alla Torre Eiffel il prezzo per una notte in una camera di un hotel è ovviamente maggiore rispetto ai quartieri esterni. 


Tutte le volte in cui ho soggiornato a Parigi, ho preferito pernottare nel quartiere di Montmartre, nel 18° arrondissement. Centro della vita bohémienne durante la Belle Epoque, la collina di Montmartre era la zona popolare di divertimento esterna alla città: i cabaret Moulin Rouge e Le Chat Noir erano i luoghi dediti all'intrattenimento. Inoltre in quel periodo la collina di Montmartre era definita la terre libre des artistes, il luogo prediletto dai più grandi pittori dell'800 come  Henri de Toulouse-Lautrec, Van Gogh, Picasso e Modigliani. Ma oggi cosa resta di quella passione e di quella vivacità che hanno fatto la storia di Montmartre? Il quartiere è oggi una delle maggiori attrazioni turistiche di Parigi, pieno di ristoranti e negozi di souvenir, ma ha perso la sua autenticità. Rimangono però delle strade che conservano il fascino di un tempo, come Rue Lepic (la lunga strada che sale lungo la collina) o la Rue St. Vincent.


Guida alla visita della città di Parigi


GALLERIA - Foto dell'Esposizione Universale di Parigi del 1900



















Parigi stimola i sensi, chiede di essere vista, ascoltata, toccata e assaggiata.
Lasciatevi rapire dai suoi ariosi boulevard, dai suggestivi monumenti, dalle grandi opere d'arte e dai giochi di luce. Assaggiate la straordinaria scelta di formaggi, cioccolato, vino e pesce. Sentite il vento in faccia mentre passeggiate lungo la Senna, o provate l'ebbrezza del brivido e del piacere in cima alla Tour Eiffel.

...e se la casa diventasse Parigi?

giovedì 26 novembre 2015

Il mio primo viaggio all’estero

La prima nazione estera che ho visitato è stata la Grecia (Ελλάδας) . Era l’estate del 2009 e avevo 15 anni, quando mio padre ha deciso di portarmi per tre settimane alla scoperta di questa terra, da soli, in tenda. Lo ricordo come un itinerario fantastico, infatti a questo viaggio sono seguiti altri 6 anni di amore pazzo verso questo territorio e le sue isole.
La Grecia è uno dei luoghi in cui ha avuto origine la storia e la civiltà occidentale, una terra di cultura e di testimonianza storica di un passato glorioso. I resti, i musei e le città contengono tutto ciò che si può trovare in un libro di storia o di storia dell’arte.
In questo post vi parlerò delle mete principali dei primi due viaggi che ho fatto in Grecia, raccontando i luoghi che più sono rimasti impressi nella mia memoria. 



Itinerario 1 -  Giugno 2009
Itinerario 2 - Giugno 2010


























Meteora (Μετέωρα)  “La fragilità di un modo di vivere tradizionale che è a rischio di estinzione".
- Località ubicata nel nord della Grecia, nella pianura della Tessaglia, nei pressi della cittadina di Kalambaka.

E’ stata la prima tappa del nostro viaggio on the road e uno dei luoghi più incredibili in cui io sia mai stata.
Appena si giunge in questa regione, ci si trova di fronte a una grande pianura dove si innalzano spettacolari “roccioni” sui quali sono stati costruiti dei monasteri. Gli studi sostengono che le torri di rocce sono nate circa 60 milioni di anni fa, emergendo dal delta di un fiume e ulteriormente trasformate dai terremoti. Dei ventiquattro monasteri edificati con enormi sacrifici in cima a questi massi, attualmente solo sei sono ancora abitati e aperti al pubblico  (Agios Stefanos, Agia Triada, Gran Meteora, Varlaam, Roussanou e Agios Nikolaos), i restanti sono caduti in rovina e si sono persi nei secoli. Già dal nome di questo luogo percepiamo l’essenza del posto, infatti Meteora significa "sospeso in aria" e queste torri naturali di roccia creano un mondo sospeso tra cielo e terra. E’ un luogo suggestivo, che sbalordisce lo spettatore e che spinge a domandarsi ma come hanno fatto i monaci ad arrampicarsi fino a lassù?”. I primi eremiti che giunsero alle Meteore si insediarono tra le cavità naturali delle rocce nell’anno 1000, per innalzarsi verso Dio, nel vero senso della parola. Solo in seguito, a partire dal 14esimo secolo, nacquero le comunità monastiche e i monaci ortodossi, contando solo sulle loro forze e sull’aiuto di funi, scale di legno e carrucole iniziarono a costruire queste fortezze


Curiosità:
Non solo i monaci ma anche le monache hanno il loro monastero, quello di Santo Stefano e quello di Roussanou; le donne possono comunque accedere anche a quelli dei monaci indossando un ‘pareo’ che troverete all’ingresso (secondo i loro usi le donne devono indossare la gonna)




Delphi (o Delfi - Δελφοί) “L’ombelico del mondo”
- Città antica, ora sito archeologico situato alle pendici del monte Parnasso, nella Grecia centrale.

La valle di Delphi ospita il celebre Oracolo del dio Apollo. La storia della Grecia classica fu influenzata profondamente dal responso dell'oracolo di Delphi e, fino alla conquista romana, il luogo venne arricchito e abbellito da monumenti votivi, eretti per ringraziare la divinità.
Questa città è definita l'ombelico del mondo, infatti la leggenda racconta che il divino Zeus scelse questo luogo dopo aver fatto partire due aquile da due punti diametralmente opposti della superficie terrestre: i due regali volatili intersecarono il proprio volo sul cielo di Delfi, che venne considerata il centro del mondo.
Il complesso degli scavi si snoda lungo una via principale detta Via Sacra, all’inizio della quale si possono ammirare ancora oggi i resti di tombe, simulacri d'età romana e
resti dei thesauroi votivi delle città greche. Si tratta, soprattutto di fondamenta, ma vi sono due grandiose eccezioni: il Tesoro dei Sifni, ricostruito con copie dei materiali originali ed il Tesoro degli Ateniesi, anch'esso riedificato con  materiali originali. Salendo ancora lungo la Via Sacra si incontra il vero e proprio cuore del santuario, il tempio di Apollo.
La strada sale lungo il pendio del monte Parnaso fino a giungere allo stadio, uno dei meglio conservati dell'Antica Grecia, situato a 645 metri d'altezza. 
La fatica della ripida salita lungo il pendio per raggiungere il punto più viene ripagata dalla vista mozzafiato della valle che si può ammirare dall’alto.


 

martedì 17 novembre 2015

Chi sono e perchè ho creato questo blog


Sono una semplice ragazza di 22 anni, studentessa all'università di Bologna e amante dei viaggi.
Ho aperto questo blog per un esame di informatica che devo sostenere all'interno del mio corso di laurea, ma è bastata una sola lezione per capire che mi sto appassionando così tanto a questo lavoro che ho l'idea di mantenerlo vivo oltre a queste poche ore di corso.
Il professore ci ha incaricato di creare un blog in cui spieghiamo qual è il nostro PLE (Personal Learning Environment), ovvero l'ambiente personale in cui noi apprendiamo.
Al giorno d'oggi le tecnologie hanno un ruolo fondamentale nell'apprendimento, anzi possiamo definirle il mezzo principale per qualsiasi tipo di comunicazione e studio.
Ci sono persone che credono che ogni nozione importante si riesca ad imparare semplicemente aprendo un libro o stando davanti a un computer e sia sufficiente studiare il mondo da un mucchio di fogli o navigare in internet, io invece credo che i libri da soli non possono insegnare a vivere e ora vi spiego il perché.

Perchè ho scelto di parlare del viaggio?
La domanda viene spontanea, dal momento che sembra un argomento non inerente alla consegna, ma riflettiamoci un attimo.
Qual è il modo migliore per apprendere, comprendere e conoscere a fondo il mondo in cui viviamo? Visitandolo, viaggiando, vedendo le città e i paesaggi, sentendoci parte della Natura, camminando tra la gente, parlando, assaporando cibo e tradizioni diverse dalla propria. Bisogna uscire ed esplorare ciò che abbiamo attorno, perché anche se una connessione internet ci permette di arrivare dall'altro capo del mondo, è un'esperienza totalmente diversa andarci veramente.
Anche a scuola viene data importanza alla gita perché è un diverso modo di apprendimento, un insegnamento sul campo dove si può capire con i propri occhi ciò che inizialmente era giunto alla nostra mente solo sotto forma di concetto astratto.
Per me il viaggio non è solo una vacanza, un momento di relax e divertimento. Viaggiare è tra le cose più importanti e soddisfacenti che si possano fare nella vita e allo stesso tempo è il modo più vero per imparare a vivere e comprendere il mondo. Per questo motivo io viaggio ogni volta che ne ho la possibilità.

In questo blog racconterò i miei viaggi e il modo in cui sono cresciuta grazie a queste esperienze.

"Non si tratta di una fuga, ma di non lasciare che la vita ti scappi."(Louis Cole)







Per capire cos'è il PLE:  Le tecnologie che usiamo quotidianamente e che ci aiutano ad apprendere.
 

[per ingrandire clicca sull'immagine]
PLE (Personal Learning Environment)